È la continua diatriba che si genera in ogni ambiente di lavoro, dove i vertici vengono visti come coloro che sfruttano i loro dipendenti.
A sua volta il titolare si sente sfruttato dal dipendente che vuole far valere i suoi diritti.
È un momento veramente difficile da vivere, tra nuove leggi che ormai giornalmente prendono una nuova forma, tra interferenze esterne che bloccano la crescita e lo sviluppo, anzi, portano spesso alla chiusura forzata, tra aumenti dei costi di gestione in maniera esorbitante.
E al centro di tutto ciò chi c’è?
Ci sono famiglie intere che cercano di dare ai propri figli una dignità, un’armonia e non sempre ci riescono.
Anni durissimi che sembrano infiniti, ma ci insegnano comunque qualcosa.
Abbiamo compreso in questo periodo che possiamo rigenerarci ogni volta, possiamo essere diversi, possiamo iniziare a qualsiasi età un nuovo mestiere, anzi, a volte ci rinvigorisce.
Molto spesso è una lotta impari, dove nessuno vince, ne’ l’operaio, ne’ il datore di lavoro.
Frequentemente il datore di lavoro è semplicemente un ex operaio che pensava di mettere a frutto le capacità acquisite negli anni, ma nulla di più.
Nei momenti di difficoltà si comprende chi ha veramente le basi per affrontarle, chi è stato capace di ristrutturarsi, di intraprendere un percorso di crescita.
Piccole aziende che seguono un trend positivo senza comprendere cosa realmente stia accadendo.
Questo porta la confusione più totale all’interno di tanti ambienti dove il titolare viene visto sempre più come un Capo che come un Leader.
Il vero leader è colui che innalza gli altri e il sistema, al fine di migliorare la vita di tutti.
Spesso sono semplicemente dei capi che alzano la voce per far valere le loro mancanze.
Utilizzano “l’assegno, il bonifico”, semplicemente come fonte di ricatto per dire : “ io ti pago”, devi fare ciò che ti dico !
È il modo più svilente per vivere il mondo del lavoro, ma ancora di più il mondo dei rapporti personali, nessuno dovrebbe essere in vendita in questo mondo .
Voi che ne pensate???