Stiamo vivendo un momento molto particolare della nostra esistenza, diciamo pure anni particolari.
Questa emergenza sanitaria ci ha rinchiusi in casa e ci ha messi l’uno contro l’altro.
Ci bombardano quotidianamente con informazioni dove dicono tutto e il contrario di tutto, una vera guerra mediatica dove vediamo di fronte genitori contro insegnanti, professori contro nutrizionisti, complottisti contro persone che cercano di usare il buon senso cercando di fare la scelta giusta e più etica per loro stessi e per le persone che gli sono vicine specialmente se particolarmente fragili.
Un bel “tutti contro tutti” e chi vince?
Proprio nessuno!
Si sa che ognuno di noi ha le proprie idee e processa le proprie emozioni in maniera diversa in base al proprio vissuto, in base alla propria formazione e soprattutto allineati alla propria corrente.
Ci troviamo a discutere con il nostro vicino di casa o con uomini delle forze dell’ordine.
Cosa abbia spinto le alte sfere a fare un certo tipo di scelte spesso rimane per noi un grande mistero, ma ce le ritroviamo addosso.
Forze armate e strutture sanitarie costrette a fare i “guardiani” senza possibilità di rigetto.
Dobbiamo prendere tutto per buono o combattere tutti?
Non esiste risposta, esiste il buon senso che non ha né colore né bandiera e non ha titolo di studio, semplice e assoluto, che viene dal cuore e cerca di rispettare chi abbiamo vicino.
Possiamo essere succubi solo della nostra ignoranza e delle nostre mancanze.
Basta combattere, piuttosto cerchiamo di accogliere giorno per giorno quello che la vita ci dona, proviamo a migliorarci in ogni aspetto della nostra vita rispettando gli altri e guardandoci intorno con occhi sinceri.
Ogni persona che abbiamo vicino può insegnarci una piccola cosa e quella piccola cosa può essere proprio il nostro tassello mancate.
Cerchiamo di prendere la vita come un dono da ricevere e scartare ogni giorno, e proviamo ad andare incontro al prossimo.
La “Comprensione” è la medicina più potente in questo momento di sconforto e di isolamento.