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Apparentemente ti sembra di sentire due parole semplici, che ascoltiamo ogni giorno.

È lo strumento più utilizzato nella comunicazione, specialmente nell’approccio veloce, nei momenti in cui  incontriamo qualcuno in ascensore, all’ingresso di un autobus o nei momenti di shopping, addirittura nell’approccio con una persona straniera ( how are you?).

Se analizziamo veramente il significato di ciò che ascoltiamo ogni volta, ci rendiamo conto di chi abbiamo veramente davanti e che interesse reale l’interlocutore ha nei nostri confronti.

In effetti la domanda  “Come stai?” è una domanda potentissima quando veramente viene espressa con intenzione, e sta a significare che la persona di fronte a te vuole sapere quali siano le tue condizioni attuali, sia di salute che psicologiche.

Tutte le volte che viene effettuata con l’intenzione e l’empatia giusta ha un valore enorme e viene accolto dal ricevente come una carezza.

A tutti noi piace essere coccolati e sentirci importanti per qualcuno e questa frase così bistrattata, se utilizzata con i giusti modi, può fare veramente la differenza.

Assicurati la prossima volta che avrai questa volontà di avere il tempo per ascoltare e soprattutto per sostenere la persona che hai di fronte, nel caso non avesse buone notizie.

Questo perché molto spesso viene fatta in velocità e non ci si ferma neanche a sentire la risposta.

Fai in modo che questa tua carezza sia completa ed efficace, fai del tuo incontro e delle tue frasi un momento indelebile.

Porgi la domanda e utilizza un ascolto attivo, ossia porgi la domanda e mettiti all’ascolto senza interrompere ciò che esce dal vaso di pandora che hai aperto.

Annuisci per far comprendere che sei presente e fai in modo che l’interlocutore finisca con le sue argomentazioni.

Solo in quel momento senza giudizio, porta avanti la tua conversazione.

Sarà un tassello che farà della tua persona una persona diversa.

Buon ascolto e ricordati di porgere domande solo se veramente interessato.