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Continuiamo a cercare la soluzione nella punta dell’iceberg, una soluzione al di fuori delle nostre responsabilità.

È stato da sempre il gioco più facile, la scuola non funziona per niente, i professori sono esauriti,ecc , ecc ….

Dove sta la verità?

La verità sta nel fatto che se vuoi avere un figlio sereno devi creare un ambiente sereno intorno a lui, lasciandolo fuori  dalle interferenze e dalle difficoltà che noi genitori dovremmo saper affrontare.

Invece di sminuire, amplifichiamo quelle che sono le difficoltà oggettive di questi tempi, cercando di scaricare il peso dalle nostre spalle, ma loro sono giovani che si sentono un po’ grandi e hanno comunque il bisogno di vivere da giovani, di crearsi il loro mondo spensierato per giocare, sbagliare e dire anche che me frega..

I problemi risolviamoli noi grandi, mettiamo nelle mani di questi piccoli/grandi uomini strumenti concreti su cui far crescere le loro capacità.

Iniziamo a capire che i ragazzi tendono a seguire il sistema, la massa, ciò che vedono ogni giorno.

E allora iniziamo ad essere noi genitori il primo esempio da seguire, facciamo in modo di essere presenti, ma non invadenti, preoccupati, ma non ossessionati o, almeno non sfoghiamoci con loro.

Prendiamoci le nostre responsabilità e capiamo che ogni nostra scelta influenzerà il loro futuro, la nostra vita deve essere libera, ma siamo prima genitori.

Scegli per te stesso facendo in modo che sia una scelta che funziona per il sistema, ossia per te e anche per le persone che hai vicino.

Non parcheggiamo la felicità degli altri per godere di qualche minuto di popolarità.

Vedo genitori “ringalluzziti” dalla nuova libertà, sentirsi bambini, vestirsi da bambini, tanto da entrare in conflitto con i propri figli.

Figli che vedono i propri genitori uscire di casa come se dovessero andare a vendere qualcosa.

Parlando con tanti giovani sento spesso lamentele e scontento perché la propria mamma gli ruba la scena, diventa l’evento della serata, ammirata, ma forse più denigrata.

Viviamoci la nostra età nella maniera più sana possibile e, soprattutto, facciamo vivere la giovinezza ai nostri figli in maniera più sana e serena possibile.

Siate la spalla che avreste sempre voluto vicino nel vostro  percorso.

Vi invito a pensare fortemente alla vostra crescita personale, prima di pensare di curare i vostri figli; loro sono spugne e sapranno imparare presto se vedranno una nuova luce vicino a loro.

C’è sempre un esercizio che consiglio alle persone che seguo ed è quello di chiedere scusa.

Tutti viviamo delle difficoltà a qualsiasi età, per delle separazioni, per la perdita di persone care, per la perdita del lavoro e non riusciamo in quel periodo ad essere ciò che avremmo voluto; ma quando tornerà il sole e, il sole torna sempre, dovremmo essere capaci di fermarci e, con tutta l’umiltà di questo mondo, chiedere scusa a chi in quel momento non ha potuto contare pienamente in noi.

Sembra banale ma non lo è; sarà visto come un nuovo inizio.

Una donna venne da me con la semplice idea di fare un percorso di crescita personale per migliorare il proprio status e appena entrata nel mio laboratorio, iniziò a piangere e capì che qualcosa che non immaginava, qualcosa che le stava pesando da tempo: pensava  di non essere stata abbastanza presente nella vita della figlia.

Analizzato serenamente il tutto la invitai a domandare alla figlia se avesse vissuto questa mancanza.

La figlia rispose serenamente dicendo che la sua vita scorreva felice e che non aveva nessuna difficoltà ne’ rimpianti nei suoi confronti.

Molto spesso basta chiedere nei tempi e nei modi giusti per liberarsi di un peso a volte apparente.

Buona vita anime in cammino.